Nel 2014 nascono finalmente le ‘startup innovative’, società speciali perché svolgono la propria attività in settori considerati strategici per il nostro Paese. Le startup turismo ne sono un esempio
E’ estate e si torna a parlare di turismo, un settore che vale circa 40 miliardi di euro, ovvero il 13% del Pil italiano e che, solo nei mesi tra marzo e maggio scorso, a causa lockdown, ha visto una perdita importantissima di oltre 10 miliardi di euro e che, nei prossimi mesi, sarà cruciale perché la ripresa dipenderà anche dalla risposta di questo settore, un’industria fondamentale per l’Italia.
LA LEGGE 106 DEL 2014: NASCONO LE STARTUP TURISMO
Pochi sanno che il legislatore italiano delle startup ha introdotto, con l’articolo 11 bis del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni nella legge 29 luglio 2014 n. 106, alcune figure speciali di startup innovative, ovvero società che possiedono gli stessi requisiti della altre ma svolgono la propria attività in settori considerati strategici per il nostro Paese.
Tra queste proprio le “startup turismo”, attive dal 1° gennaio 2015. La nuova norma prevede che possano essere considerate startup innovative, e quindi avere accesso ai relativi benefici, anche le società che abbiano come oggetto sociale “la promozione dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di sistemi software innovativi, in particolare attraverso la predisposizione di servizi innovativi rivolti alle imprese turistiche”.
Le startup turismo possono essere costituite, oltre che nelle classiche forme di società di capitali, anche nella forma della società a responsabilità limitata semplificata, ai sensi dell’art. 2463-bis del codice civile.
L’ULTIMO REPORT DEL MISE
L’ultimo report del MISE contenete gli indicatori sulle startup innovative (ovvero il primo trimestre 2020) indica 65 startup turismo iscritte al registro speciale delle imprese innovative. Può sembrare un numero ancora molto contenuto, ma va considerato che non è un dato completo, perché non tutte quelle che operano nel settore turistico vengono indicate necessariamente nella medesima categoria. Potrebbero anche ricadere nelle categorie dei “servizi alle imprese”, o del “commercio”, oppure “trasporti”.
In questa fase di ripresa – dunque – diventa fondamentale proprio l’apporto delle startup che operano nel settore turistico, capaci – più di altre società – di trovare soluzioni innovative per i nuovi bisogni del mercato.
IL RUOLO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
Le nuove tecnologie sono chiamate a fornire soluzioni dall’inizio alla fine del processo relativo al settore turistico, ovvero dal desiderio di viaggiare fino al termine del viaggio.
Per non perdere la voglia di viaggiare ecco, quindi, che la digitalizzazione e la realtà virtuale e aumentata fanno ingresso massiccio anche nelle agenzie viaggi, le quali oggi possono offrire al cliente questo plus, ovvero una experience virtuale per invogliarlo a non rinunciare al viaggio dei sogni. Così, grazie a queste tecnologie, indossando un visore, è proiettato fisicamente nei luoghi dei desideri, ne assapora in anteprima qualche passaggio ed è pronto a partire.
Soluzioni innovative che permettono ai viaggiatori di iniziare ad organizzare la propria vacanza a prezzi vantaggiosi attraverso delle giftcard scontate, oppure travelbond, oppure travelcard garantite, sono tutti servizi figli di questa nuova fase Covid che stiamo vivendo.
LE STARTUP DEL SETTORE TURISMO E L’EMERGENZA CORONAVIRUS
Per rispettare il distanziamento sociale – elemento ormai imprescindibile in ogni nostra attività – sistemi di prenotazione digitale per le spiagge e per i luoghi di interesse sono diventati fondamentali per i gestori. Servizi di smart check-in, che consentono alle strutture ricettive di gestire l’accettazione dei clienti online, sono essenziali, così come i servizi di digital concierge.
Anche il comparto extra alberghiero – ovvero tutta quella realtà legata alla ristorazione, alla cultura, ai trasporti, che conta circa 200 mila host privati e 20 mila operatori professionali – si affida alle società innovative, anzi esso gode di quasi il 70% delle nuove tecnologie proposte dalle startup del settore turistico.
Un nuovo modo di fare turismo dunque, dove le vecchie pratiche e i vecchi modelli devono necessariamente abbracciare le nuove soluzioni ad alto valore tecnologico proposte dalle startup del settore che, quindi, diventano cruciali – oggi più che mai – per la ripresa economica del Paese. Oggi più che mai, è fondamentale sostenerle per accelerare il processo di messa a terra di azioni a supporto della fase che stiamo vivendo.