PNRR: la scadenza di marzo 2023 si porta dietro nel nuovo trimestre un fardello di 12 milestones non completate. La verifica del soddisfacimento dei requisiti avverrà con la chiusura del semestre a giugno 2023, ma da aprile si aggiungeranno 15 nuove scadenze. Un totale di 27 progetti aperti.
La scadenza di marzo 2023 del PNRR è al centro del dibattito in questi giorni.
Secondo valutazioni condotte dalla piattaforma OpenPNRR, che monitora lo stato di attuazione delle scadenze “di rilevanza europea”, le cosiddette milestones, l’Italia è attualmente in forte ritardo.
Ogni misura richiesta dall’Europa ha diverse scadenze da completare per trimestre, di anno in anno fino al 2026. Il monitoraggio dell’attuazione del PNRR avviene attraverso la verifica di queste scadenze. Il nostro Governo ha aggiunto a queste delle scadenze italiane, “ad uso interno”, per monitorare il livello di attuazione.
Alla fine del primo trimestre di quest’anno, cioè il 31 marzo, il nostro paese dovrebbe conseguire 12 scadenze di rilevanza europea.
Le uniche quindi oggetto di controllo da parte della commissione.
Le uniche quindi vincolanti per la ricezione dei fondi.
C’è in ipotesi una richiesta da parte dell’Italia di modificare il testo degli accordi. Ma finché l’esecutivo non avrà inviato una richiesta ufficiale di modifica e le istituzioni Ue non l’avranno approvata, il PNRR rimane quello attuale.
Attualmente prevede un cronoprogramma molto vincolante con scadenze trimestrali e controlli semestrali.
PNRR: NESSUNA SCADENZA RISPETTATA AL 31 MARZO 2023
Il controllo effettuato sulla piattaforma di checking evidenzia tuttavia che nessuna scadenza del primo trimestre 2023 risulta completata.
Occorre ricordare però due fattori molto importanti:
- Il prossimo controllo effettivo sarà a giugno 2023, con la chiusura del I semestre 2023. Le scadenze trimestrali, come dicevamo, non sono vincolanti allo svincolo dai fondi.
- Per giugno 2023, l’Italia avrà probabilmente già inviato la proposta di revisione del PNRR attualmente allo studio, che modificherebbe anche le scadenze.
Se l’agenda non sarà rivista prima, a fine giugno la commissione verificherà il completamento delle scadenze attualmente previste. Queste quelle attualmente avviate e da completare:
- Apertura della 2a procedura per la presentazione della domanda per l’intervento di innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo.
- Aggiudicazione degli appalti per l’intervento nelle mense scolastiche.
- Aggiudicazione dei contratti da parte delle stazioni appaltanti.
Queste quelle da avviare ancora:
- Pubblicazione della procedura di gara per interventi antisismici.
- Aggiudicazione dei lavori, Ministero Trasporti e Infrastrutture.
- 20 nuovi ponti e viadotti monitorati a trimestre.
- Aggiudicazione del contratto lavori di adeguamento ed efficientamento galleria del Gran sasso.
- Aggiudicazione di contratti, Ministero Trasporti e Infrastrutture (2 misure).
- Approvazione delle graduatorie, Ministero dell’Agricoltura.
- Decreto di assegnazione definitiva delle risorse, Ministero della Cultura.
- Pubblicazione bando, Ministero della Salute.
PNRR: LE SCADENZE DI GIUGNO 2023
Nel secondo semestre 2023, come dicevamo, si aggiungono 15 nuove scadenze. Se consideriamo la dote delle 13 non rispettate al 31 dicembre 2022 (secondo verifiche indipendenti condotte dalla piattaforma OpenPNRR), il conto scadenze da completare al 30 giugno 2023 raggiunge la cifra di 40.
In merito alla 13 non rispettate nel 2022, l’Italia al momento è in attesa dell’esito dell’ultima richiesta di finanziamento inviata all’Europa il 30 dicembre dello scorso anno, insieme alla documentazione che dovrebbe provare il raggiungimento delle 55 scadenze europee previste per il secondo semestre del 2022.
Se il giudizio dell’Europa sarà positivo, verrà sbloccata la terza tranche di risorse, pari a circa 19 miliardi di euro. In caso contrario i fondi verranno bloccati per ulteriori 6 mesi, in attesa che l’Italia completi gli interventi necessari per accedervi.
L’immagine di copertina è presa dal sito: https://openbdap.rgs.mef.gov.it/