Una startup non è solo una buon idea: chiunque può avere un’idea brillante, potenzialmente capace di trasformargli la vita. Una startup è un’impresa e come tale va pensata, organizzata e gestita. Questi i passaggi legali necessari.
Step 1: scelta del modello societario
Il primo passaggio da affrontare è la scelta del modello societario e la conseguente redazione e adozione di uno statuto societario.
- Srl ordinaria: è solitamente la scelta consigliata perché consente flessibilità nella redazione dello statuto, può essere costituita con capitale sociale ridotto e risponde delle obbligazioni sociali solamente nei limiti delle quote versate da ciascun socio.
- Srl semplificata: costringe ad adottare uno statuto standard e non consente l’ingresso nel capiate sociale di persone giuridiche (ovvero altre società) ma solo persone fisiche, può esser costituita con capiate sociale ridotto.
Si può scegliere anche di costituirsi in Spa o in forma Cooperativa, ma non sono modelli molto usati nel panorama start up.
Step 2: modalità di costituzione
Esistono due differenti modi per costituire una startup, a seconda della disponibilità economica e del tempo che sì è disposti ad aspettare.
- Online: ovvero tramite la piattaforma startup.registroimprese.it, ha costi inferiori a € 500,00 ma la procedura richiede tempi più lunghi per giungere all’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
- Per atto pubblico (ovvero tramite notaio): ha costi maggiori (circa €1.600,00) ma si può fare in tempi rapidi. E’ una scelta consigliata quando la startup ha un termine molto prossimo per finalizzare l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Step 3: come retribuire lavoratori e collaboratori della startup
Un altro nodo cruciale è quello relativo alla modalità di pagamento e retribuzione dei soggetti coinvolti a vario titolo nell’impresa.
- Per amministratori, dipendenti e collaboratori è possibile adottare un “Piano di Stock option”, che consente di assegnare loro azioni o quote della società godendo di un regime fiscale agevolato e garantendo cosi alla start up anche una certa stabilità della forza lavoro.
- Per prestatori d’opera e servizi (per esempio professionisti, consulenti ecc..) è possibile adottare un “Piano di Work for Equity” che permette di remunerare in modo fiscalmente conveniente, tramite l’assegnazione di quote, soggetti che rendono alla startup opere o servizi altamente qualificati.