Costituire una startup innovativa: come fare? La prima puntata del podcast dell’Avvocato delle Startup inizia proprio analizzando il primo passo che un nuovo imprenditore deve fare: la costituzione della società. Oggi entriamo più nel dettaglio, passando in rassegna i requisiti che una startup deve possedere per essere definita innovativa e poter accedere ai relativi benefici.
La prima puntata del podcast dell’Avvocato delle Startup “La guida alle Regole dell’innovazione” costituisce un’introduzione a che cosa è una startup innovativa, come si riconosce e quali regole speciali ne determinano lo sviluppo. L’intervista vuole offrire una panoramica il quanto più completa possibile delle questioni normative e burocratiche che uno startupper deve considerare e affrontare durante il processo di creazione e gestione.
In questo articolo sintetizzeremo i concetti importanti della chiacchierata attraverso delle infografiche e approfondiremo una tematica affrontata, quella dei requisiti necessari per essere considerati delle startup innovative.
UNA RAPIDA SINTESI
Si sa, verba volant, scripta manent. Quindi, prima di passare alla prossima puntata del nostro primo podcast, eccovi un breve riassunto delle principali tematiche affrontate nella prima puntata. con Mario Moroni abbiamo nominato i concetti chiave relativi alla creazione e alla gestione di startup innovative, con particolare attenzione agli aspetti normativi e burocratici. Questi i principali punti emersi:
- Startup Innovative e Normativa: si evidenzia l’importanza della cornice normativa per le startup, specialmente per attrarre investimenti. Dopo il 2012, sono state introdotte norme specifiche per favorire lo sviluppo delle startup innovative.
- Definizione di Startup Innovativa: una startup innovativa è una società che si dedica principalmente allo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico. Ci sono requisiti obbligatori e alternativi per ottenere questa qualifica.
- Mantenimento della Qualifica: è importante mantenere i requisiti per conservare lo status di startup innovativa. Qualsiasi mancanza di tali requisiti comporta la perdita di questo status.
- Scelta della Tipologia Societaria: sa SRL (Società a Responsabilità Limitata) è raccomandata per le startup innovative, in quanto offre protezione ai soci e flessibilità nel capitale sociale.
- Costituzione e Statuto: la costituzione di una startup può essere fatta tramite atto pubblico davanti a un Notaio. Lo statuto è un documento importante che regola il funzionamento della società e deve essere redatto con attenzione, considerando le specificità della startup.
- Modelli Standard e Patti Parasociali: i modelli standard forniti dal Ministero non sono specifici per le startup innovative e potrebbero richiedere modifiche costose in seguito. I patti parasociali sono accordi tra i soci che stabiliscono regole aggiuntive per la gestione della società.
STARTUP INNOVATIVA
- Definizione: società con oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico
- Requisiti: 5 obbligatori + 3 alternativi (es: impiego di personale altamente qualificato). In questo articolo analizzeremo i vari requisiti, distinguendoli tra requisiti societari e requisiti relativi all’attività innovativa
- Mantenimento della qualifica: per mantenere la qualifica di startup innovativa occorre conservare i requisiti che si sono dichiarati o, in alternativa, comunicare tempestivamente il cambio di uno dei requisiti.
- Adempimenti periodici: aggiornamento informazioni al Registro delle Imprese.
COSTITUZIONE
- Tipologia di società: la SRL (società a responsabilità limitata) la sicuramente la forma societaria più adatta, nonostante la srl semplificata sia stata pensata appositamente per questo scopo
- Procedura: la procedura è stata snellita ed è telematica, attraverso la piattaforma del notariato
- Modelli standard: ricorrere ai modelli standard non è efficace dal momento che non sono specifici per le startup, risultando quindi alla fine limitanti.
PATTI PARASOCIALI
- Statuto: fondamentale per il funzionamento della società, copiarlo in rete non funziona assolutamente!
- Accordi tra i soci: un accordo tra i soci è necessario per creare, stabilizzare e mantenere nel tempo l’assetto societario desiderato
- Patti parasociali: non sono davvero significativi dal momento che lo statuto viene già à solitamente personalizzato. Devono esser presi in considerazione solo se ritenuti necessari per regole aggiuntive a quelle dello statuto
- Validità: i patti parasociali sono da considerarsi validi solo per i sottoscrittori.
I REQUISITI SOCIETARI DI UNA STARTUP INNOVATIVA
Come dicevamo all’inizio, i requisiti per costituire una startup possono essere suddivisi in due categorie: i requisiti societari e quelli relativi alla attività innovativa.
Il primo gruppo raccoglie i requisiti “societari“, che si riferiscono alle caratteristiche generali che una società deve possedere per poter essere costituita e operare legalmente. Questi, nello specifico, sono:
- Forma giuridica: la startup innovativa deve assumere una forma giuridica tra quelle ammesse, come Società a responsabilità limitata (S.r.l.), Società per azioni (S.p.a.), Società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.) o Società cooperativa. Vi ricordiamo che la srl è la forma migliore
- Costituzione: la costituzione della società non deve derivare da fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda. Essa, infatti, deve essere costituita per perseguire un oggetto innovativo e non deve, quindi, essere la prosecuzione di una impresa già esistente.
- Anzianità: la costituzione e lo svolgimento della attività di impresa da non più di 60 mesi
- Sede: la fissazione della sede principale in Italia o in uno degli stati membri della UE o in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio Economico Europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia
- Oggetto sociale: l’oggetto sociale, esclusivo o prevalente, deve essere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. In buona sostanza con detta accezione si ricomprende ogni attività economica che possa generare nuovi prodotti e nuovi servizi nonché nuove metodologie di produzione, distribuzione e utilizzo degli stesso.
- Distribuzione utili: la società non deve distribuire utili, in quanto lo scopo è quello di rafforzare la struttura patrimoniale societaria e di favorire l’investimento degli utili nella ricerca e sviluppo.
- Valore della produzione annua: il totale del valore della produzione annua non deve superare i 5 milioni di euro, a partire dal secondo anno di attività.
- Quotazione: le quote e le azioni del capitale sociale non devono essere quotate su un mercato regolamentato.
I REQUISITI INNOVATIVI
Esistono poi tutta una serie di requisiti che interessano invece l’attività innovativa core business della startup. Si riferiscono alle caratteristiche specifiche che una società deve possedere per poter essere riconosciuta come startup innovativa e beneficiare dei relativi vantaggi.
Oltre ai requisiti societari, le startup innovative devono possedere almeno uno dei seguenti requisiti:
- Spese per ricerca e sviluppo: le spese di ricerca e sviluppo devono essere in misura uguale o superiore al 15% del maggior valore tra costo e valore totale della produzione
- Personale altamente qualificato: l’impiego come dipendenti o collaboratori, che rappresentino almeno 1/3 della forza lavoro complessiva della società, in possesso del titolo di dottorato di ricerca presso una università italiana o straniera, o laureati con almeno 3 anni di attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero soggetti in possesso di laurea magistrale purché rappresentino almeno i 2/3 della forza lavoro complessiva. In particolare, tra i dipendenti e collaboratori sono inclusi soci amministratori a condizione che siano anche impiegati nella società come soci lavoratori. Sono altresì inclusi gli stagisti solo se retribuiti e, di contro, non possono essere inclusi i consulenti esterni e i titolari di partita iva.
- Brevetti o licenze: essere la start up titolare, licenziataria o depositaria di almeno un brevetto per industria, biotecnologie, semiconduttori, e varietà vegetali. A questo proposito il Ministero dello Sviluppo Economico (con parere n. 218430 del 29 ottobre 2015) ha chiarito che una società titolare di una licenza d’uso su una invenzione industriale, anche soltanto depositata e, quindi, non ancora brevettata, possa iscriversi nella sezione speciale del registro delle imprese come startup. Ancora – con parere n. 111865 del 21 aprile 2016 – il Ministero ha precisato che devono ritenersi validi, ai fini dell’iscrizione nel registro speciale, non solo le invenzioni industriali ma anche le privative industriali relative a modelli di utilità industriale.
DOVE SEGUIRE IL PODCAST
Potete trovare le puntate del podcast dell’Avvocato delle Startup sulle principali piattaforme:
Potere trovare la trascrizione della della prima chiacchierata tra l’avvocato Cristina Crupi e l’imprenditore digitale Mario Moroni nell’articolo di questo blog dal titolo Startup innovative: da dove iniziare | Il podcast #1.
Buona lettura e buon ascolto!
Segui il podcast dell’Avvocato delle startup e scrivi le tue domande a podcast@cristinacrupi.it