La proposta di Legge Centemero, approvata alle Camere con una larga maggioranza lo scorso 19 luglio, si trova attualmente all’esame del Senato. La proposta prevede “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti”.
La Legge Centemero, la 107/2023, propone e prevede delle “disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti”.
Lo scopo della proposta di legge, secondo le parole dello stesso Centemero è di “diminuire il peso della compliance per i fondi e al miglioramento degli incentivi per chi investe e per chi riceve capitale”.
“L’obiettivo -prosegue il Ministro- è quello di stimolare l’investimento, portare liquidità sull’economia reale e facilitare la nascita di fondi di investimento specializzati in startup e pmi sul territorio italiano. Questa legge si combina al Ddl capitali, al Dl Fintech e al sandbox per Fintech e Insurtech, nella strategia di far arrivare l’Italia prima dei propri competitor su temi che creino prosperità per il Paese. Dobbiamo fare in modo che le future generazioni possano scegliere liberamente se realizzare i propri progetti restando in Italia o andando all’estero, senza essere obbligati a scegliere questa seconda via”
Vediamo di capire cosa propone nello specifico questa Legge e a che punto dell’iter di approvazione si trova attualmente.
ITER DI APPROVAZIONE
La proposta di Legge Centemero, presentata alle Camere in data 13 ottobre 2022, reca la firma di Giulio Centemero, che ne è anche il Relatore principale per la maggioranza.
Il 9 dicembre 2022 è stata assegnata in sede Referente alla VI Commissione Finanze, mentre in sede Consultiva ha passato i pareri delle Commissioni I Affari Costituzionali, II Giustizia, V Bilancio e Tesoro, X Attività produttive (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento) e XIV Politiche UE.
Come è possibile vedere, la proposta di Legge Centemero è stata approvata alle Camere in data 19 luglio 2023, pronta per la lettura in Senato.
Durante l’iter alle Camere, il disegno di legge ha anche assorbito al suo interno l’Atto della Camera n.1061, una iniziativa parlamentare a firma Claudio Michele Stefanazzi, proposta nel marzo 2023.
L’iter in Senato è iniziato con la trasmissione avvenuta in data 21 luglio 2023, con numero di ruolo n. 816. Attualmente si trova in fase di prima lettura, in attesa di venire assegnata alla Commissione competente.
COSA PREVEDE LA PROPOSTA DI LEGGE CENTEMERO
La Legge Centemero arriva a distanza di ben 10 anni dallo Startup Act: durante questo periodo svariati provvedimenti hanno provato a definire il nuovo ecosistema dell’innovazione che andava formandosi. Nessuno però ha avuto la possibilità di avere una visione d’insieme sul problema, essendo sempre parte di una norma più ampia. La forza intrinseca di questa norma risiede proprio nella sua specificità, mettendo al centro la sostenibilità economica dell’ecosistema nel suo insieme.
Come diceva già il Ministro Centemero, la legge vuole introdurre una serie di incentivi fiscali studiati e pensati specificatamente per le startup e PMI innovative. La legge punta ad agire sulla detrazione IRPEF, estendendo i benefici fiscali sia agli investimenti diretti sia a quelli indiretti. tramite organismi di investimento collettivo del risparmio e altre società che investono principalmente in startup e pmi innovative, esercitabili in forma automatica in sede di dichiarazione dei redditi.
IL CONTENUTO DELLA PROPOSTA
La legge si compone solamente di quattro articoli. Vediamoli, analizzando il testo trasmesso al Senato:
- Articolo 1. Riprende la definizione giuridica di startup così come indicato dal Decreto Crescita 2.0, poi convertito nella Legge n. 221/2012. Le PMI Innovativa si rifanno come definizione al decreto legge del 24 gennaio 2015, n. 3, convertito in Legge 33/2015, recante misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti.
- Articolo 2. Per gli investimenti effettuati in startup e PMI innovative in regime de minimis, qualora la detrazione sia superiore all’imposta lorda, è riconosciuto un credito d’imposta per l’eccedenza. Esso è fruibile nel periodo di imposta in cui è presentata la dichiarazione dei redditi e nei periodi di imposta successivi.
- Articolo 3. Modifica a più riprese il Decreto Sostegni-bis del 2021. In particolare le agevolazioni dedicate a startup e PMI non sono più legate agli investimenti in regime de minimis. Rimangono invece agevolati gli investimenti che godono della detrazione o della deduzione del 30%.
- Articolo 4. Introduce delle modifiche al T.U. delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ex d. lgs. 58/98. Nello specifico, porta da 25 a 50 milioni di euro il limite di patrimonio netto previsto per le società di investimento semplice (SIS).
Le immagini dell’articolo sono tratte dal sito della Camera