La validazione pre-money, conosciuta anche come pre-money valuation, è una stima del valore di una startup prima di ricevere un nuovo round di finanziamenti o di accogliere nuovi investitori. Si tratta di un processo complesso che riveste una importanza cruciale sia per i fondatori sia per gli investitori. Vediamo come e perché.
La valutazione pre-money è, come dicevamo, una stima del valore di una startup fatto a tavolino. Nonostante il valore reale della startup potrebbe essere diverso, rappresenta un punto di partenza prezioso per le trattative e le decisioni strategiche di startupper e potenziali investitori. Si tratta in fondo di un linguaggio comune che permette a investitori e startup di dialogare su basi concrete, facilitando la negoziazione delle condizioni di investimento e la definizione di una rotta comune verso il successo.
Per questo motivo merita una particolare attenzione e cura.
LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE PRE-MONEY
Nel dinamico mondo delle startup, la valutazione pre-money assume un ruolo cruciale, fungendo da bussola per orientare le decisioni di investitori e fondatori. Questa stima del valore di un’azienda prima di un nuovo round di finanziamenti o dell’ingresso di nuovi soci rappresenta un punto di riferimento fondamentale per assegnare un valore di mercato a una realtà ancora in nuce.
Per gli investitori, rappresenta un modo per valutare il potenziale ritorno sull’investimento e prendere decisioni di investimento informate. Per i fondatori, aiuta a determinare la quota di partecipazione da cedere, ad attrarre nuovi investitori e talenti e a misurare la crescita e il progresso della startup. Vediamo nel dettaglio.
Per gli investitori questi sono gli elementi da tenere in maggiore considerazione:
- Valutare il potenziale ritorno sull’investimento: aiuta a determinare se il potenziale valore futuro della startup giustifichi il rischio di investire in essa. Confrontando la valutazione pre-money con il capitale investito, gli investitori possono stimare il potenziale rendimento del loro investimento.
- Prendere decisioni di investimento informate: fornisce una base per comparare diverse opportunità di investimento e scegliere quelle che offrono il miglior rapporto rischio-rendimento.
- Negoziare le condizioni di investimento: influenza la negoziazione dei termini del round di finanziamento, come la quota di partecipazione da cedere agli investitori e il prezzo per azione.
I fondatori della startup dovrebbero invece concentrarsi su questi fattori:
- Determinare la quota di partecipazione da cedere: aiuta a stabilire la quota di partecipazione societaria che dovranno cedere ai nuovi investitori in cambio del finanziamento. Questo è importante per mantenere il controllo della società e affrontare con consapevolezza eventuali rischi di dilution.
- Attirare nuovi investitori e talenti: una valutazione pre-money alta può aumentare l’attrattività della startup per potenziali investitori e talenti, facilitando la raccolta di capitali e l’assunzione di personale qualificato.
- Misurare la crescita e il progresso: può essere infine utilizzata come benchmark per monitorare la crescita e il progresso della startup nel tempo. Un aumento della valutazione pre-money indica che la startup sta creando valore e si sta avvicinando ai propri obiettivi.
GLI ELEMENTI DA CONSIDERARE
Data l’importanza per tutte le parti coinvolte di disporre di una stima il più possibile aderente alla realtà, è importante capire quali fattori chiave si vogliono considerare per comporla. vi sottolineo come a scelta di certi fattori rispetto ad altri influenzi inevitabilmente i risultati che si possono ottenere.
I principali fattori che vengono considerati sono i seguenti.
1. Le prospettive di crescita:
- Modello di business: la solidità, l’innovazione e il potenziale di crescita del modello di business
- Team: le competenze, l’esperienza e la track record del team fondatore e del management
- Mercato di riferimento: le dimensioni, il potenziale e la concorrenza del mercato in cui opera la startup
- Trazione: i progressi concreti realizzati fino ad ora, come l’acquisizione di clienti, lo sviluppo di prodotti e la generazione di ricavi
2. I risultati finanziari:
- Ricavi: l’andamento dei ricavi, la loro crescita e la redditività
- Costi: la struttura dei costi, la loro ottimizzazione e la capacità di generare profitti
- Burn rate: il ritmo di consumo delle risorse finanziarie è un indicatore importante dell’efficienza e della sostenibilità della startup
3. Gli asset della startup:
- Proprietà intellettuale: brevetti, marchi, know-how e altri asset intangibili
- Tecnologia: la solidità, l’innovazione e il potenziale della tecnologia sviluppata dalla startup
- Base clienti: la dimensione, la qualità e il potenziale di crescita della base clienti
- Relazioni strategiche: alleanze, partnership e accordi con altre aziende
4. Le condizioni del mercato:
- Clima generale degli investimenti: la disponibilità di capitali per le startup nel settore in cui opera l’azienda
- Trend del settore: crescita, consolidamento o stagnazione del settore in cui opera la startup
- Exit strategy: il ventaglio delle potenziali exit o vie di uscita per gli investitori, l’ampiezza di questo ventaglio e i tempi di realizzo realitivi
5. I benchmark di mercato:
- Confronto con startup simili: fare raffronti con valutazione pre-money di aziende equipollenti per dimensioni, fase di sviluppo e settore di riferimento
- Multipli di valutazione: utilizzare metriche come il fatturato, i profitti o i costi ricorrenti per comparare la startup con altre aziende
- Analisi di mercato: considerare report e studi di settore per valutare il potenziale e le tendenze del mercato.
I METODI DI VALUTAZIONE
La stima di un valore il più possibile attendibile è un processo complesso e articolato. Richiede l’utilizzo di diverse metodologie e l’analisi di molteplici fattori. Senza entrare nel dettaglio, in questa sede è importante ricordare i principali metodi di valutazione:
- Metodo dei flussi di cassa scontati (DCF): si basa sulla stima dei flussi di cassa futuri della startup, scontandoli al loro valore attuale. È un metodo complesso che richiede la formulazione di ipotesi sul futuro andamento finanziario dell’azienda, come i ricavi, i costi e gli investimenti.
- Metodo dei multipli di valutazione: confronta la startup con altre aziende simili in termini di dimensioni, fase di sviluppo e settore di riferimento. Le metriche considerate sono generalmente il fatturato, i profitti o i costi ricorrenti.
- Metodo del confronto di mercato: si basa sui prezzi di vendita di aziende simili recentemente acquisite o quotate in borsa. Non è sempre facile trovare aziende comparabili perfette riducendo la precisione della valutazione stessa
- Metodo Scorecard: come dice il nome, assegna un punteggio alla startup in base a una serie di fattori chiave, come il team, il mercato, il prodotto e la tecnologia che abbiamo visto nel paragrafo precedente. Il punteggio totale viene poi moltiplicato per un coefficiente correttivo. La difficoltà risiede nella scelta degli elementi chiave più opportuni.
- Metodo Venture Capital: spesso utilizzato per le startup in fase iniziale, si basa sulla stima del valore futuro dell’azienda al raggiungimento di determinati traguardi di crescita. Il valore futuro viene poi scontato al valore attuale utilizzando un tasso di attualizzazione.
È importante sottolineare che non esiste un metodo di valutazione univoco e perfetto. La scelta del metodo più adatto dipende da diversi fattori. Non solamente la fase di sviluppo della startup, ma nache la mera disponibilità di determinati dati finanziari o la possibilità concreta di effettuare paragoni con aziende simili.
La scelta del metodo non è quindi sempre così libera e soggettiva come si potrebbe credere, risultando spesso condizionata pesantemente dalla situazione contingente. Per questo motivo, è consigliabile utilizzare più metodi di valutazione e fare riferimento a professionisti esperti per ottenere una stima più accurata e affidabile del valore della propria startup.
LE 5 REGOLE PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE PRE-MONEY
A parte tutta la teoria che fino ad ora vi ho raccontato, è importante metabolizzare molto bene quanto segue:
- la validazione pre-money è un processo soggettivo e NON ESISTE un metodo unico che sia universalmente valido.
- il valore di una startup è spesso fluido e può cambiare nel tempo in base a diversi fattori (il lancio di nuovi prodotti, l’ingresso in nuovi mercati o il cambiamento delle condizioni economiche)
- è importante non sopravvalutare MAI la propria startup, in quanto ciò potrebbe portare a delusioni e difficoltà nel reperire finanziamenti
- Allo stesso tempo, è importante non sottovalutare la propria startup, in quanto ciò potrebbe comportare la cessione di una quota di partecipazione eccessiva agli investitori
- la validazione pre-money è solo un punto di partenza per la valutazione di una startup.
L’immagine di copertina è di Andrew Martin da Pixabay. L’immagine interna è di Alexander da Pixabay