Il termine startup unicorno si riferisce a una startup privata che ha raggiunto una valutazione di mercato di almeno 1 miliardo di dollari.
Questo termine è stato coniato per la sua rarità, dato che le startup che raggiungono questo livello di valutazione sono considerate eccezionalmente rare e preziose, come gli unicorni della mitologia. Solitamente, queste aziende hanno avuto un rapido e significativo aumento di valore grazie a investimenti o a una crescita molto veloce del loro business model o della loro tecnologia.
ORIGINE DEL TERMINE
Il termine startup unicorno, ormai è informazione nota, è stato coniato nel lontano 2013 da Aileen Lee, venture capital e angel investor statunitense, co-founder di Cowboy Ventures. Aileen Lee ha introdotto questo concetto in un suo articolo pubblicato su TechCrunch, in cui ha usato l’analogia degli unicorni per descrivere la rarità delle startup con una valutazione di mercato di almeno 1 miliardo di dollari.
L’idea dietro l’uso del termine “unicorno” è che queste startup, come gli unicorni nella mitologia, sono rare e uniche nel loro successo e valore. Aileen Lee ha evidenziato quanto fosse insolito che una startup emergente raggiungesse una valutazione così elevata in così poco tempo, sottolineando l’eccezionalità di queste imprese nel panorama imprenditoriale.
Da allora, il termine startup unicorno è diventato di uso comune nell’ambito delle startup e degli investimenti per identificare queste aziende particolarmente promettenti e di alto valore.
CARATTERISTICHE
Le caratteristiche principali di una startup unicorno includono:
- Valutazione di mercato elevata: la valutazione di almeno 1 miliardo di dollari è il tratto distintivo principale che contraddistingue una startup unicorno.
- Rapida crescita: queste aziende tendono a crescere rapidamente, acquisendo utenti, clienti o mercati in modo veloce e sostenuto.
- Innovazione: spesso unicorno per il loro approccio innovativo, sia che si tratti di tecnologia, modello di business o servizi rivoluzionari.
- Investimenti significativi: di solito, le startup unicorno ricevono investimenti consistenti da parte di venture capitalist, grandi aziende o fondi di investimento che credono nel loro potenziale.
- Focus sull’espansione: queste startup puntano a espandersi rapidamente e a conquistare quote di mercato significative nel loro settore.
- Team competente: sono guidate da fondatori e team di management con competenze e visioni solide.
- Disruptive: molte unicorni sono disruptive, ossia riescono a cambiare radicalmente un settore o un mercato consolidato con nuove tecnologie, approcci o modelli di business innovativi.
- Risultati finanziari promettenti: anche se non sempre profittevoli all’inizio, presentano spesso potenziali prospettive finanziarie solide nel lungo termine.
GLI UNICORNI IN ITALIA…
Anche in Italia abbiamo delle startup che hanno saputo trasformarsi in unicorno nel corso degli ultimi anni. Sono, manco a dirsi, aziende Fintech che affiancano un elevato tasso di innovazione alla capacità di rispondere a una esigenza primaria come quella della gestione semplificata dei servizi finanziari.
Le due più note e importanti sono:
- Satispay: La particolarità di questa startup unicorno è di essere riuscita a creare un servizio innovativo di pagamenti online svincolato e completamente indipendente dalle carte di credito tradizionali, legato unicamente a un app. Sia come rapporto con le banche, sia come necessità di utilizzare un oggetto fisico come la carta per pagare.
- Scalapay: Si tratta di una startup specializzata nella rateizzazione e dilazione dei pagamenti, molto utile nel caso di acquisti presso siti e-commerce.
… E NEL MONDO
Cercare di stilare un elenco esaustivo delle startup unicorno attualmente esistenti al mondo è impresa vana, oltre che inutile. Vana per il loro numero consistente, tanto da trasformare la lista in un elenco del telefono. Inutile perché lo scenario è mutevole al punto da rendere la lista in costante aggiornamento.
La cosa risulta evidente dalla infografica riportata, realizzata e messa a disposizione da Statista.com.
A livello globale, le rilevazioni sono iniziate nel 2016. Attualmente, dati aggiornati ad aprile 2023, se ne contano 1.280, 580 delle quali nate nel 2021.
Volendo fare un conto della serva, queste le cifre:
- Stati Uniti: 682, il 53% del totale delle startup esistenti
- Cina: 243 unicorni
- India: 61 unicorni
- Regno Unito: 43 unicorni
- Germania: 27 unicorni
I principali unicorni al mondo sono ByteDance (valutata 360 miliardi di dollari), Ant Group (200 miliardi), Stripe (152 miliardi) e SpaceX (100 miliardi).
In ogni caso, questo è un elenco delle maggiori e più note, che vanno ad aggiungersi alle startup dragon di cui abbiamo parlato nella relativa voce di glossario:
- ByteDance: è un unicorno dal 2017. Fondata a Pechino nel 2012, ha sede legale alle isole Cayman. Proprietaria di Tik Tok, ha anche acquisito Musical.ly per un miliardo. Nel 2023 vale circa 360 miliardi di dollari.
- Ant Group: realtà cinese affiliata a Alibaba Group. Gestisce Alipay, forse il più importante gestore di pagamenti digitali in Cina, ed è considerata un unicorno per via della sua valutazione, che supera i 200 miliardi di dollari. Oltre ai pagamenti digitali, propone anche servizi finanziari ulteriori o di gestione del patrimonio.
- Stripe: fondata da due fratelli irlandesi, si occupa di pagamenti digitali. Si tratta di una piattaforma di pagamento rivolta alle aziende che si occupano di vendite online. Potendo accedere e implementare le API del sistema, semplifica e velocizza drasticamente i sistemi di pagamento. Ha un valore stimato di 152 miliardi di dollari.
- SpaceX: Ha un valore stimato di 100 miliardi di dollari.
- Klarna: azienda svedese divenuta unicorno una decina di anni fa. Si occupa di rateizzazione dei pagamenti. Ha un patrimonio complessivo di circa 6 miliardi di dollari.
- Revolut: la britannica Revolut è entrata nel club degli unicorni nel 2018. Oggi ha un valore pari a 33 miliardi di dollari. Offre servizi bancari, con carte di debito prepagate e cambio valuta e criptovaluta.
- Reddit: realtà un po’ diversa da quelle precedenti, non occupandosi di Fintech. Si tratta infatti di una piattaforma online dedicata alle social news, che mette in contatto i creatori di contenuti con la community degli altri utenti, che possono dare un voto o aggiungere un commento.
Foto di copertina di Foto di Joakim Roubert da Pixabay