La clausola di drag along (in italiano “diritto di trascinamento“) è un tipo di clausola spesso presente nei contratti di investimento delle startup. Comporta un obbligo per il socio (o i soci) di minoranza di una azienda. Nello specifico prevede che in caso di vendita della società da parte di una parte del gruppo di soci, gli altri debbano vendere anche loro le proprie quote o azioni, alle stesse condizioni e allo stesso prezzo.
Vista dal punto di vista del socio (o dei soci) di maggioranza, la clausola di drag along gli permette di obbligare anche la minoranza a vendere le proprie quote o azioni nel caso in cui la società venga venduta.
A tutti gli effetti è uno dei principali patti di co-vendita, che altro non sono che pattuizioni tra i soci che vengono inseriti solitamente nello statuto societario per controllare la circolazione delle partecipazioni societarie. Possono essere inseriti anche nei patti parasociali, creando in ogni caso un patto vincolante tra i soci sottoscrittori. Gli altri principali patti di co-vendita sono tag along e bring along.
SIGNIFICATO DEL TERMINE
Il termine drag along è una espressione inglese il cui significato letterale è “trascinare fuori”, anche in senso riflessivo. In senso figurato significa “obbligare qualcuno a seguire qualcosa o qualcuno”.
“If you drag your son along to church he will only resent it“, che tradotto significa “Se obblighi tuo figlio a seguirti in chiesa, ne risentirà sicuramente.
Questa clausola consente quindi ad alcuni azionisti di trascinare gli altri azionisti nella vendita delle loro azioni, sostanzialmente obbligandoli a vendere.
SCOPO DELLA CLAUSOLA: A COSA SERVE
Come dicevamo, è un accordo contrattuale che può essere utilizzato nelle operazioni di fusione e acquisizione delle società.
Serve a proteggere il socio di maggioranza dal possibile ostruzionismo dei soci di minoranza.
Sussiste in ogni caso una condizione di validità. Si tratta dell’equa partecipazione del socio trascinato.
Al socio trascinato viene garantito un valore quote equo, uguale o superiore a quello che spetterebbe in caso di recesso. Lo scopo di questa condizione di esistenza è che non si abbia come conseguenza un effetto espropriativo su quanto detenuto dai soci di minoranza.
DRAG ALONG: PRO E CONTRO
Questa clausola può avere effetti sia positivi che negativi per una startup.
I possibili vantaggi sono:
- Semplificazione delle operazioni di cessione (della società o della maggioranza delle azioni). Elimina la necessità di ottenere il consenso di tutti gli azionisti.
- Valorizzazione della società agli occhi degli acquirenti. Garantisce una maggiore coesione tra gli azionisti e una minore probabilità di ostacoli o di controversie legali durante la vendita.
- Protezione dei founder della startup dagli investitori. Permette ai founder di mantenere il controllo di maggioranza.
Esistono tuttavia anche alcuni rischi. I più frequenti:
- Perdita di controllo. Gli azionisti che non hanno diritto di veto sulla vendita delle loro azioni.
- Impatto sulla governance. La società vede ridotta la sua capacità di prendere decisioni strategiche.
- Prezzo di vendita inferiore. Gli acquirenti possono negoziare un prezzo di vendita inferiore rispetto alle aspettative degli azionisti, con conseguente perdita finanziaria.
- Disagio tra gli azionisti. Possono originarsi problemi di giustizia tra gli azionisti, che generano tensioni e conflitti tra gli azionisti, compromettendo la coesione e la stabilità della startup.
Per minimizzare questi rischi, la clausola deve essere:
- redatta in modo chiaro e trasparente;
- deve garantire che tutti gli azionisti siano informati sui dettagli dell’accordo e sulla possibilità di applicazione della clausola.
In generale, la clausola di drag along può essere un utile strumento per semplificare le operazioni di fusione e acquisizione di una startup, ma deve essere utilizzata con cautela e attenzione, tenendo conto delle conseguenze a breve e lungo termine sulla società e sui suoi azionisti.