Il termine dilution, diluizione in italiano, è di per sé una parola che possiede diversi significati a seconda del campo di studio e applicazione. In chimica, la diluizione è quella particolare operazione che comporta l’aggiunta di un solvente a una soluzione in modo da portare il valore della concentrazione da uno iniziale a uno finale inferiore.
Trasportando il discorso in ambito finanziario, il solvente è la situazione esterna (un aumento di capitale, un round di investimento…), la soluzione è la società o la startup e il valore della concentrazione rappresenta il valore delle quote azionarie in mano al founder.
La dilution consiste quindi nella diminuzione del valore delle quote detenute da un investitore, provocata dall’aumento di capitale o emissione di nuove quote o esercizio di stock options e altri eventi che incidono sull’assetto delle quote societarie.
Una dilution si verifica quando:
- una società emette nuove azioni che si traducono in una diminuzione della percentuale di proprietà degli azionisti esistenti di quella società.
- i detentori di stock option, come i dipendenti della società, o i detentori di altri titoli opzionabili esercitano le loro opzioni. Quando il numero di azioni in circolazione aumenta, ogni azionista esistente possiede infatti una percentuale minore (diluita quindi) della società, rendendo ogni azione meno preziosa.
Una quota di azioni rappresenta la partecipazione azionaria in quella società. Quando il consiglio di amministrazione di un’azienda decide di rendere pubblica la propria azienda, di solito attraverso un’offerta pubblica iniziale (IPO), autorizza il numero di azioni che saranno inizialmente offerte. Questa quantità di azioni in circolazione viene comunemente definita “flottante”. Se quella società in seguito emette azioni aggiuntive (spesso chiamate offerte secondarie), ha aumentato il flottante e quindi ha diluito le proprie azioni: gli azionisti che hanno acquistato l’IPO originale ora hanno una quota di proprietà inferiore nella società rispetto a prima dell’emissione delle nuove azioni .
La dilution non deve essere confusa con il frazionamento azionario, che non diminuisce né aumenta la diluizione. Quando una società effettua frazionamenti azionari, gli azionisti esistenti ricevono azioni extra senza alcun effetto sulla loro percentuale di proprietà nella società.
CAUSE DI DILUTION
Sebbene la diluizione riduca il valore delle azioni, le società continuano a emettere azioni aggiuntive. Alcune delle cause della diluizione sono elencate di seguito:
- Alcune società possono emettere azioni extra per cercare capitale aggiuntivo per opportunità di crescita o per saldare debiti insoluti. Il valore delle azioni della società e la sua redditività possono essere migliorate attraverso il capitale ricevuto dall’emissione di nuove azioni nel mercato azionario.
- Una società che acquista un’altra società può emettere azioni aggiuntive agli azionisti della società acquisita.
- Una società può offrire stock option ai propri dipendenti e altri titoli opzionabili. Quando le stock option vengono esercitate, vengono convertite in azioni della società. Pertanto, il numero di azioni in circolazione della società aumenta.
- Le società più piccole possono talvolta emettere azioni a fornitori di servizi indipendenti.
- Alcune società possono emettere warrant o altri titoli convertibili, come le obbligazioni. I warrant vengono solitamente emessi ai prestatori. Quando i titoli vengono convertiti, nuove azioni vengono aggiunte al pool di azioni in circolazione delle società.
- Gli azionisti con una partecipazione rilevante nella società possono utilizzare la diluizione delle azioni per rimuovere altri azionisti con una partecipazione minore nella società o per ottenere il consenso di questi ultimi ai piani che normalmente non accetterebbero.
EFFETTI DELLA DILUTION
Il processo di dilution influisce sul valore di un portafoglio a seconda del numero di azioni aggiuntive emesse e del numero di azioni detenute.
La diluizione non riguarda infatti solo il prezzo delle azioni, ma anche l’utile per azione (earnings per sharing in inglese, quindi EPS) della società. L’EPS iniziale di una società, pre dilution, potrebbe ridursi drasticamente dopo l’emissione delle azioni aggiuntive. Ma potrebbe anche non venirne influenzato, nel momento in cui la diluizione provoca un aumento significativo degli utili. Oppure, altra possibilità, i fondi derivanti dalla diluizione possono aiutare a incrementare le entrate, il che può compensare l’aumento del numero di azioni. E l’EPS potrebbe non cambiare ancora, ma per una ragione differente.
L’argomento è molto complesso, tanto da meritare una trattazione specifica che presto troverete tra le pagine del blog. Per ora, come rapido assaggio, vediamo di capire cosa comporta una operazione di dilution per una startup.
COSA COMPORTA PER LE STARTUP
Quando un imprenditore raccoglie fondi per una startup, la sua percentuale di proprietà dell’azienda (il valore delle sue quote) diminuisce.
L’obiettivo deve quindi essere quello di far salire il valore della startup abbastanza da far sì che la minore percentuale di proprietà sia compensata da un maggior valore della società stessa.
Numericamente parlando: se si possiede il 20% di una società da 2 milioni di euro, la quota vale 400 mila euro. Se con un nuovo round di capitale di rischio si raccolgono 10 milioni di euro (2,5 milioni a una valutazione pre-money di 7,5 milioni) si assiste a una diluition del 25% (2,5 milioni / 10 milioni). Quindi a fronte del fatto che si possegga “solo” il 15% della nuova società, quel 15% ora vale 1,5 milioni di euro. Contro i 400 milioni del 20% precedente.
Di per sé il concetto è semplice.
Più difficile è capire come far sì che il valore reale del founder non venga eroso nel corso degli anni.
Più difficile, e meritevole di uno spiegone tutto suo. Vi inserisco intanto una infografica piuttosto efficace, realizzata una piattaforma di equity management.
E infine vi rimando a una infografica che ho trovato su Techcruch che spiega molto bene perché un imprenditore dovrebbe sorvegliare fin dall’inizio l’evoluzione della sua percentuale di proprietà e del relativo valore in termini assoluti e relativi.