Il buy-back è l’azione di riacquisto della partecipazione detenuta da un socio di capitali (normalmente un venture capitalist) da parte del gruppo imprenditoriale originario.
Esistono varie ragioni per cui un imprenditore potrebbe essere interessato a mettere in atto questo tipo di strategia societaria. Queste le principali:
- Offre una exit strategy più agevole all’investitore esistente in quanto non deve cercare alcuna società terza per acquistare la propria quota.
- Quando una società ha riserve in eccesso ma non prevede di investirli a breve, il buy-back aiuta a allocare quanto in eccesso senza il fastidio di trovare un acquirente per le azioni.
- Per strategia di espansione: per esempio, una società vuole acquistarne un’altra pagandola in azioni, e non in contanti, evitando al tempo stesso di “annacquare” la quota degli azionisti rilevanti emettendo nuove azioni.
- Aiuta i promotori a formulare un’efficace strategia difensiva contro l’acquisizione ostile da parte di aziende concorrenti o da organizzazioni con cui i promotori non si sentono a proprio agio nel lavorare.
- Permette di sostenere il prezzo in Borsa specialmente se si tratta di un titolo sottovalutato.
- Nel caso in cui si desiderino varare dei piani di remunerazione a dipendenti e manager che prevedono l’assegnazione di azioni: in questo caso gli acquisti servono a mettere da parte le azioni da distribuire nell’ambito di questi piani. Un esempio tipico di questa situazione sono i piani di stock option, attraverso i quali il management di una azienda può comprare azioni della propria società a un prezzo concordato in precedenza e vantaggioso. Si tratta quindi di una sorta di retribuzione aggiuntiva destinata ai vertici della società stessa. In questo senso il buy-back può essere considerato una forma di remunerazione alternativa al divedendo.
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