La finanza agevolata rappresenta un’opportunità preziosa per le startup innovative, offrendo loro un accesso a risorse finanziarie altrimenti difficilmente ottenibili attraverso i canali tradizionali del credito. Nella quarta puntata del podcast dell’Avvocato delle Startup ci occuperemo proprio di questa forma di finanziamento, scoprendone le caratteristiche salienti.
Lo abbiamo detto fino allo sfinimento, ma lo ripeto ancora, a scanso di equivoci. Ogni startup deve partire da un investimento iniziale, seppur modesto, dei propri soci. Dimostra l’impegno e la fiducia dei fondatori nel progetto, aumentando la credibilità della startup agli occhi di investitori e potenziali clienti. E rappresenta un vantaggio economico: il capitale proprio non genera interessi passivi, a differenza del finanziamento con debito. Questo significa che non appesantisce la struttura finanziaria della startup e aiuta a contenere l’indebitamento.
Tuttavia, se una startup va bene e segue il percorso che ci si aspetta da lei, il capitale proprio non può essere sufficiente a coprire tutte le esigenze. In questi casi, è quindi necessario esplorare fonti di finanziamento esterne.
Nel corso della quarta puntata del podcast dell’Avvocato delle Startup abbiamo proprio analizzato quali possono essere le principali fonti di finanziamento a disposizione di un imprenditore. Oggi vogliamo approfondire un aspetto specifico, quella della finanza agevolata e di come questa si differenzi dalla finanza classica.
UNA RAPIDA SINTESI
L’intervista offre una panoramica sulle fonti di finanziamento disponibili per le startup e le PMI, fornendo consigli pratici su come affrontare questa sfida cruciale per gli imprenditori. Ecco i concetti chiave:
- Complessità della ricerca di finanziamenti: si sottolinea la complessità e la necessità di navigare tra le diverse fonti disponibili sul mercato, inclusi i bandi europei, nazionali e regionali, i fondi gestiti direttamente o indirettamente e gli strumenti finanziari agevolati
- Differenza tra finanza classica e agevolata: si distingue tra finanza classica, offerta dagli istituti di credito e che richiede generalmente garanzie reali, e finanza agevolata, che comprende strumenti finanziari e fiscali messi a disposizione per favorire lo sviluppo e gli investimenti delle imprese senza richiedere garanzie reali
- Tipologie di finanza agevolata: si descrivono le diverse tipologie di finanziamento agevolato, come i finanziamenti a fondo perduto, quelli agevolati, gli incentivi erogati in conto interessi e i bonus o crediti d’imposta
- Pro e contro della finanza classica: si evidenziano i vantaggi della facilità di accesso al credito offerto dalla finanza classica, ma anche i suoi contro, come la richiesta di garanzie reali che rendono difficile applicare la procedura del fallimento facile
- Vantaggi della finanza agevolata: si sottolinea che la finanza agevolata è dedicata alle startup innovative e non richiede garanzie reali, offrendo quindi maggiori opportunità di accesso al finanziamento
- Opportunità dei programmi comunitari: si consiglia alle startup di considerare i finanziamenti europei, dato che l’Europa ha fissato specifiche priorità di investimento nei settori considerati strategici.
FINANZA CLASSICA: COME E PERCHÈ
- In cosa consiste: si avvale di strumenti, metodi e pratiche finanziarie standard che sono utilizzati per la gestione del denaro, degli investimenti e dei rischi finanziari
- Vantaggio: facilità di accesso
- Svantaggi: richiede garanzie reali, ostacolando la procedura del fallimento facile
FINANZA AGEVOLATA: COME E PERCHÈ
- In cosa consiste: è tutto quell’insieme di strumenti finanziari e misure di supporto economico messo a punto e fornito da enti pubblici o privati. Queste le forme principali:
- Finanziamenti a fondo perduto: non devono essere restituiti (meno frequenti)
- Finanziamenti agevolati: tasso di interesse agevolato (lo 0,5% o inferiore)
- Contributi in conto interessi: coprono gli interessi di un mutuo o prestito
- Bonus o crediti di imposta: agevolazioni fiscali
- Vantaggi:
- non richiede garanzie reali
- è possibile accedere alla procedura di Fast Fail
- pensata e studiata specificatamente per le startup innovative
- è possibile accedere a finanziamenti europei consistenti
- Svantaggio: maggiore complessità rispetto alla finanza classica.
OLTRE IL CAPITALE PROPRIO: LA FINANZA AGEVOLATA
Cosa si intende per finanza classica dovrebbe essere noto, ma prima di iniziare potrebbe essere utile un rapidissimo riassunto. La finanza classica, tradizionale o convenzionale che dir si voglia, comprende e si avvale di strumenti, metodi e pratiche finanziarie standard che sono utilizzati per la gestione del denaro, degli investimenti e dei rischi finanziari. A tutti gli effetti rappresenta la base su cui si sviluppano molte altre forme di finanza, inclusa la finanza agevolata, motivo per cui è cruciale comprenderne il funzionamento.
Ricorrere alla finanza classica può sembrare, di primo acchito, la scelta ottimale per un imprenditore alle prime esperienze e senza fondi personali consistenti. Le banche offrono infatti una varietà notevole di prodotti creditizi per le imprese, tali da rassicurare il founder. In realtà i finanziamenti bancari richiedono praticamente sempre garanzie personali da parte dei soci, mettendo a rischio il loro patrimonio in caso di fallimento. La presenza di garanzie reali può ostacolare infatti l’applicazione della procedura di fallimento rapido (fail fast), prevista per le startup che non hanno successo.
Per superare questi limiti, le startup innovative possono rivolgersi alla finanza agevolata. Con il termine finanza agevolata ci si riferisce a tutto quell’insieme di strumenti finanziari e misure di supporto economico messo a punto e fornito da enti pubblici o privati per favorire lo sviluppo di specifiche attività economiche, settori industriali o iniziative imprenditoriali. Questo tipo di finanza ha l’obiettivo di incentivare investimenti, innovazioni e crescita economica, spesso riducendo il costo del capitale o fornendo risorse finanziarie a condizioni vantaggiose, al fine di migliorare la competitività delle imprese e favorendo la crescita economica.
Questa tipologia di finanziamento offre diverse agevolazioni, a partire dall’assenza di garanzie reali o dalla possibilità di vedersi richieste almeno delle garanzie ridotte. Inoltre l’imprenditore si trova a lavorare con tassi d’interesse minori rispetto ai finanziamenti bancari tradizionali, accompagnati da una maggiore flessibilità nelle modalità di rimborso.
La finanza agevolata è erogata attraverso diversi canali, ma i veicoli principali sono sostanzialmente due. L’imprenditore può rispondere a call specifiche indette da grandi aziende, incubatori, fondazioni e gruppi industriali oppure applicare per bandi (europei, nazionali e regionali) dedicati.
Per amor di chiarezza, le principali forme di finanza agevolata includono:
- Contributi a fondo perduto: ovvero tutti quei finanziamenti che non richiedono restituzione. solitamente sono destinati a specifici progetti o iniziative
- Finanziamenti agevolati: si tratta dei prestiti con tassi di interesse ridotti rispetto a quelli di mercato. A volte vengono anche previsti periodi di grazia prima dell’inizio del rimborso
- Garanzie pubbliche: sono tutte le garanzie offerte dallo Stato o da Enti pubblici per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese
- Credito d’imposta: ovvero quelle agevolazioni fiscali pensate per ridurre l’importo delle imposte da pagare, in base a specifiche spese o investimenti effettuati
- Contributi in conto capitale: come dice il nome, sotto questa voce ricadono i finanziamenti che coprono una parte delle spese in conto capitale (ad esempio per l’acquisto di macchinari)
- Contributi in conto esercizio: analogamente ai precedenti, si tratta di finanziamenti destinati a coprire le spese, in questo caso quelle di gestione corrente dell’impresa
- Strumenti di capitale di rischio: abbiamo infine gli investimenti in equity che acquisiscono partecipazioni nel capitale dell’impresa. possono essere indifferentemente da parte di fondi pubblici o privati.
LA STRATEGIA EUROPA
L’Europa, a partire dalla programmazione comunitaria 2020 e adesso con quella 2021-2017, ha impegnato oltre il 20% delle proprie risorse per la coesione degli Stati, la lotta all’impoverimento, conseguenza della crisi economica strutturale e della crisi pandemica successiva.
La strategia Europa 2021 – 2027 ha fissato specifiche priorità di investimento nei settori in cui l’UE crede di poter dare il massimo. Parallelamente ha individuato, come si legge nel documento della Commissione Europea, alcune “...iniziative strategiche per consentire di uscire più forti dalla crisi e trasformare l’unione europea in una economia intelligente sostenibile ed inclusiva, caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale”.
In particolare, sono stati individuati cinque gli obiettivi di investimento principali principali, in cui scopo è di disegnare una Europa diversa e migliore:
- Europa più intelligente: mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione economica e il sostegno alle piccole e medie imprese
- Europa più verde: priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e agli investimenti nella transizione energetica, nelle rinnovabili e nella lotta ai cambiamenti climatici
- Europa più connessa: dotata di reti di trasporto e digitali strategiche
- Europa più sociale: che raggiunga risultati concreti in materia di diritti sociali, capace di sostenere occupazione di qualità, istruzione, competenze professionali, inclusione sociale e un equo accesso alla sanità
- Europa più vicina ai cittadini: mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE.
In forza di questa decisione le startup e le PMI innovative possono essere supportate e finanziate sia da fondi europei. Esistono due vie principali:
- a gestone diretta: in questo caso la Commissione Europea gestisce direttamente il programma di finanziamento e il relativo bando. Ne stabilisce i criteri di selezione e si occupa della erogazione del finanziamento
- a gestione indiretta: la gestione del bando e dell’erogazione del finanziamento è demandato a livello nazionale e regionale. Si ricorre allora ad accordi di partenariato con la Commissione Europea, i cosiddetti Piani Operativi Nazionali (PON) e Piano Operativi Regionali (POR).
La Commissione Europea, sempre all’interno della programmazione 2021 – 2027, chiede ed auspica anche strette sinergie tra i Fondi, per massimizzarne l’efficienza. Queste sinergie hanno l’effetto inevitabile di ampliare gli investimenti, supportando le idee innovative ad inserirsi nei nuovi mercati. Uno stesso progetto, quindi, può essere finanziato da più fondi, oppure più fondi possono finanziare progetti consecutivi, ovvero progetti che si basano sui risultati ottenuti nell’ambito di progetti precedenti, oppure ancora, progetti paralleli che si integrano cioè a vicenda.
Ecco perché l’opportunità per le startup e le PMI innovative di ricercare e fruire di finanza agevolata pubblica, con fondi agevolati a gestione diretta o indiretta, è esiziale, consentendo loro di reperire capitali, anche importanti (1,8 milioni / 2 milioni a finanziamento), in modo del tutto autonomo.
DOVE SEGUIRE IL PODCAST
Potete trovare le puntate del podcast dell’Avvocato delle Startup sulle principali piattaforme:
Potere trovare la trascrizione della quarta chiacchierata tra l’avvocato Cristina Crupi e l’imprenditore digitale Mario Moroni nell’articolo di questo blog dal titolo Finanziamenti: come orientarsi? | Il podcast #4.
Buona lettura e buon ascolto!
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