Grazie al Fondo di Garanzia dello Stato, subito disponibili 400 miliardi di euro per sostenere piccole, medie e grandi aziende. Metà sarà destinata al mercato interno, mentre l’altra sarà dedicata al potenziamento dell’export
Il Governo Conte ha emanato il cosiddetto Decreto Liquidità (Decreto Legge 8 aprile 2020 n. 23), nel tentativo di favorire la ripartenza del nostro Paese e far fronte alla crisi economica, dovuta al lockdown per l’emergenza sanitaria Covid-19. Definita “una potenza di fuoco senza precedenti” dallo stesso premier, la misura governativa punta a mettere a disposizione liquidità per le imprese per un ammontare totale pari a 400 miliardi, di cui 30 saranno destinati per le piccole e medie imprese, ovvero anche lavoratori autonomi e liberi professionisti con Partita Iva.
MISURE PER LE IMPRESE
400 miliardi di euro, che non sono soldi direttamente concessi dallo Stato, ma garantiti dallo Stato, ovvero concessi alle imprese attraverso finanziamenti (prestiti) delle banche o istituzioni finanziarie e coperti dalla garanzia pubblica. La garanzia pubblica è data tramite la Sace e il Fondo di Garanzia per le PMI, in favore degli istituti di credito. In particolare, il rilascio della garanzia segue una serie di condizioni, tra le quali:
- La durata della garanzia non deve eccedere i 6 anni
- L’impresa al 31.12.2019 (cioè precedente all’inizio dell’emergenza coronavirus) non doveva rientrare tra le “imprese in difficoltà”
- La garanzia potrà coprire dal 70 al 90% dell’importo finanziato, a seconda delle dimensioni dell’impresa:
- 90% per le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro.
- 80% per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro.
- 70% per imprese con fatturato sopra i 5 miliardi.
- L’importo della garanzia non potrà comunque superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda
- Per l’impresa beneficiaria del finanziamento garantito è fatto obbligo di non distribuire i dividendi per i successivi 12 mesi o riacquistare azioni proprie
- Infine, è necessaria la destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive in Italia.
Il costo della garanzia Sace è pari a 0,25 per le Pmi, e 0,5 per le grandi imprese. A tale costo, poi, andrà aggiunto il tasso di interesse del finanziamento, che dovrà essere inferiore al tasso applicato dalla banca per i finanziamenti non coperti dalla garanzia pubblica.
MISURE PER LE PMI
Alle PMI, comprese individuali e Partite Iva, sono destinati 30 miliardi (del 400 totali), garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi, alle seguenti condizioni:
- La garanzia sarà a titolo gratuito per il primo anno
- Con procedura snella, ovvero con la sola verifica formale del possesso dei requisiti
- L’importo massimo garantito per ogni singola impresa è elevato a 5 milioni di euro
- La percentuale di copertura della garanzia va dal 90 al 100%
- L’importo del finanziamento non potrà superare alternativamente: il doppio della spesa salariale annua dell’impresa beneficiaria, oppure il 25% del fatturato totale del beneficiario nel 2019, oppure il fabbisogno dei costi del capitale di esercizio e per costi di investimento nei successivi 18 mesi per le PMI e 12 mesi per le imprese con numeri di dipendenti non superiore a 499.
ALTRE MISURE
Il decreto prevede anche una serie di altre misure, ovvero:
- Misure finalizzate ad assicurare la continuità delle imprese gravemente colpite durante la fase dell’emergenza Covid-19.
- Misure per sostenere l’esportazione e l’internazionalizzazione delle aziende.
- Misure per il rinvio di adempimenti fiscali e tributari da parte di lavoratori e imprese.
- Misure di ampliamento della disciplina cd. Golden Power, ovvero dell’esercizio dei poteri speciali dello Stato relativamente ai settori di rilevanza strategica.