Il track record di una startup è un documento che riassume la storia, le performance e i risultati dell’azienda dalla sua fondazione.
Si tratta di una sorta di fotografia dello status quo di una azienda in un determinato istante della sua vita. Serve come presentazione dettagliata per comunicare i progressi compiuti, la traiettoria di crescita e il potenziale futuro dell’impresa. Consente quindi di valutare le capacità, l’esperienza e il potenziale di una startup, fornendo informazioni preziose a potenziali investitori, partner, clienti e altri stakeholders.
A COSA SERVE IL TRACK RECORD
Il track record, come abbiamo visto, è una istantanea della azienda. Come ogni fotografia quindi può essere scattata per diversi motivi e con finalità anche distinte. Il primo fine, quello più ovvio e generico, per cui viene usato e speso questo tipo di documento è presentare la startup e la sua storia. Garantisce una panoramica completa della startup, dalla sua nascita fino al momento della compilazione, evidenziando i momenti chiave, le sfide superate e i successi ottenuti. In questo senso un track record positivo dimostra che la startup ha esperienza nel settore, è in grado di realizzare i propri obiettivi e ha le competenze necessarie per avere successo. In una parola manifesta la credibilità e l’affidabilità della startup, diventando una sorta di garanzia della bontà dell’investimento.
GLI SCOPI
I motivi per cui si produce un documento del genere rispondono a due esigenze opposte. Da una parte può venire fatto per mostrare la propria immagine all’esterno, dall’altra, possono essere redatti per avere internamente all’azienda il polso della situazione, individuando carenze puti di forza della propria azienda.
Nel primo caso, il documento è rivolto fondamentalmente a investitori e clienti. In questo caso serve per attrarre investitori e guadagnare la fiducia dei clienti. Deve dimostra la capacità di generare valore e di realizzare gli obiettivi prefissati, fornendo le informazioni necessarie per valutare la solidità del progetto, la competenza del team e le potenzialità di successo.
Se usato internamente invece, gli scopi principali per cui viene redatto sono questi:
- Elencare i progressi e misurare il successo: permette di monitorare i progressi della startup nel tempo e di misurare il successo raggiunto rispetto agli obiettivi prefissati
- Dimostrare la fattibilità del progetto: attraverso la presentazione dei risultati raggiunti, dimostra la validità del progetto e la capacità della Startup di realizzarlo
- Attirare talenti: per costruire un team di successo, è necessario attirare i migliori professionisti. Se è convincente, dimostra che la startup è un ambiente dinamico e stimolante dove poter crescere professionalmente
- Stringere partnership: non bisogna sottovalutare mai l’utilità e l’importanza dei partner strategici, fondamentali per la crescita di una startup. Stipulare accordi e collaborazioni con altre aziende risulta più semplice se ha startup ha un documento di identità chiaro e ben leggibile…
CHI REDIGE IL TRACK RECORD
La stesura del track record è generalmente a cura del team fondatore della startup. Tuttavia, può essere utile coinvolgere anche professionisti esterni, come consulenti o esperti di comunicazione.
È importante che il documento sia chiaro, conciso e ben strutturato, ma sopratutto deve utilizzare necessariamente un linguaggio adatto e comprensibile ai differenti destinatari identificati.
DESTINATARI
Come stiamo vedendo, questo tipo di documento può essere rivolto a un pubblico eterogeneo. A seconda del destinatario, è pensabile adattare linguaggio e contenuti evidenziati. I principali destinatari sono:
- Investitori: si tratta di Business Angel, Venture Capitalist e fondi di investimento
- Potenziali clienti: non solamente i clienti finali, ma anche tutte le aziende e gli altri soggetti che potrebbero essere interessati ai prodotti o servizi offerti dalla startup come parte del processo produttivo e/o ideativo
- Partner: si tratta delle aziende con cui la startup potrebbe collaborare per sviluppare nuovi prodotti, espandere il loro mercato o accedere a nuove tecnologie
- Talenti: un track record serve, dicevamo, anche per attirare professionisti e talenti che desiderano lavorare per la startup. in questo casso potrebbero condividerne gli ideali oppure essere interessati alle possibilità di apprendimento o carriera. Identificare e comunicare correttamente la mission di una startup serve per attirare talenti realmente committed
- Media: anche i media possono essere degli interessanti e utili destinatari. Giornalisti, blogger e altri professionisti dell’informazione possono tornare utili nel momento in cui scrivono della startup. o possono essere un boomerang. Il controllo del flusso di informazioni che vengono comunicate o che filtrano è particolarmente importante per il successo di una startup.
PUNTI DI FORZA
Per ricapitolare, vediamo quindi, in linea di massima, i vantaggi che un buon track record può avere per la società che lo realizza:
- Comunicazione efficace: se ben strutturato, permette di comunicare in modo chiaro e conciso i traguardi raggiunti e la vision della startup
- Credibilità e affidabilità: un track record positivo rafforza la credibilità della startup e la rende più affidabile agli occhi di investitori, clienti e partner
- Vantaggio competitivo: quando solido, può essere un elemento di distinzione per la startup rispetto ai suoi competitor, posizionandola o meno come leader nel suo settore
- Attrazione di talenti: può attirare i migliori professionisti e contribuire alla costruzione di un team di successo, committed e protagonista
- Accesso a nuove opportunità: un track record positivo spesso viene usato per aprire le porte a nuove opportunità di business (partnership strategiche o finanziamenti aggiuntivi).
SVANTAGGI
D’altra parte, un track record è per sempre.
Una volta messe nero su bianco determinate situazioni e certe previsioni, è impossibile tornare indietro e cambiare la faccia della startup. Un track record, in buona sostanza, genera aspettative. In tutti. La loro corretta gestione deriva dalla consapevolezza con cui viene redatto. Occorre quindi tenere presente una serie di fattori per non incappare in errori banali:
- Creazione di aspettative alte: prima cosa, la più importante, potrebbe creare aspettative elevate negli stakeholder, che potrebbero essere delusi se i risultati futuri non fossero all’altezza
- Gestione di dati negativi: se la startup ha avuto esperienze negative in passato, è importante presentarle in modo trasparente e spiegare come sono state superate. Nascondere errorri e situazioni fallimentari è assolutamente controproducente
- Aggiornamento costante: deve essere aggiornato regolarmente per riflettere i progressi (o anche solo i cambiamenti, se sono in negativo) compiuti dalla startup. Questo può richiedere tempo e risorse distogliendo il team dal core business dell’azienda. Occorre quindi valutare se serve davvero
- Confronto con i competitor: inevitabilmente, un track record espone la startup al confronto con i suoi competitor, mettendone in luce eventuali punti deboli. non sempre il confronto risulta vincente, quindi è saggio avere una idea dei risultati prima di iniziare a compilarlo…
LE PARTI ESSENZIALI
Un track record ben strutturato dovrebbe includere le seguenti sezioni:
- Riepilogo: breve introduzione alla startup, con mission, vision e valori chiave, sintesi dei principali traguardi raggiunti e successi ottenuti e dati finanziari chiave (se disponibili).
- Team: presentazione dei membri chiave del team (esperienza, competenze e ruoli)
- Prodotto o Servizio: descrizione dettagliata del prodotto o servizio offerto dalla startup. È utile spiegare il bisogno a cui la startup risponde, mostrando il valore offerto ai clienti. In questo senso, è utile mostrare i vantaggi competitivi della startup rispetto ai concorrenti
- Traguardi Raggiunti: importante a questo punto, un elenco (meglio se cronologico) dei principali traguardi raggiunti dalla startup, con date e brevi descrizioni. Le metriche di performance (come ad esempio il numero di utenti, il fatturato o i premi vinti) possono essere usate per enfatizzare i successi in quanto indicativi delle crescita, della trazione e dell’impatto della startup
- Clienti e Partner: risulta utile poi elencare dei clienti chiave con cui la startup ha collaborato, presentando, se possibile, testimonianze di clienti soddisfatti ed evidenziando le partnership strategiche in corso e passate
- Finanziamenti: se la startup ha ricevuto finanziamenti, indicare la fonte e l’ammontare di ogni round di finanziamento, elencando i principali investitori che hanno creduto nel potenziale della startup. Ricordatevi. piove sempre sul bagnato. Tradotto: è più facile ricevere fondi se li si hanno già ricevuti.
- Premi e Riconoscimenti: elencare premi, riconoscimenti o menzioni ricevute dalla startup. I successi dimostrano la validità del prodotto o servizio e la reputazione della startup
- Prospettive e Piani Futuri: infine, l’ultimo punto deve riguardare il futuro. risulta utile descrivere brevemente i piani futuri della startup per la crescita e lo sviluppo, dando risalto ai principali obiettivi che la startup intende raggiungere nel breve e medio termine.
GLI ERRORI PIÙ FREQUENTI
Il track record dovrebbe essere conciso, chiaro e facile da leggere. Dovrebbe inoltre utilizzare un linguaggio semplice e professionale, evitando termini tecnici o gergali.
È importante adattare il contenuto del track record al pubblico di destinazione, anche se la cosa non è molto frequente e spesso, per difficoltà a redigerne più d’uno, si finisce per usare lo stesso documento per diversi destinatari. Inoltre, è utile sempre enfatizzare le informazioni più pertinenti per gli obiettivi specifici, sempre in funzione del destinatario reale del documento.
Per essere d’impatto il track record deve descrivere le attività aziendali in modo sufficientemente dettagliato, senza però sentirsi obbligati a inserire tutte le attività svolte. Identificare e puntare su quelle più importanti e significative è segno di consapevolezza e controllo da parte del CEO.
Infine, mantenere il track record aggiornato infine è forse la cosa più difficile, ma pure più utile. Usarne uno datato è come andare in giro con un abito piccolo.
L’immagine dell’articolo è di Jakub Zerdzicki